Il Beato Manfredo – Colui che apre i cuori !

Sabato 21 gennaio mi sono messo in viaggio come pellegrino verso Riva San Vitale per partecipare alle festività per 800° del Beato Manfredo Settala, mio personale patrono.
Non sapevo ancora esattamente cosa aspettarmi da questa settimana. Avevo unicamente fatto qualche ricerca su internet ed avevo letto sul sito beatomanfredosettala.ch il programma delle festività.
Curioso ed un po' teso mi sono messo in viaggio: volevo vedere in prima persona come Riva San Vitale festeggiasse il mio patrono. Fino a quel momento conoscevo ben poco del Beato Manfredo: per molto tempo era solo una storia contenuta nel mio vecchio libro dei Santi.
Ma ora, a Riva San Vitale, il Beato Manfredo era divenuto per una me una figura tangibile; lì giacciono le sue spoglie mortali custodite dentro un sarcofago. Manfredo era divenuto qualcosa di vivo anche se erano passati 800 anni dalla sua morte.
Sì, di fatto era tornato in vita. Era tornato in vita per me attraverso il paese e le persone di Riva San Vitale !
Durante la mia presenza ho conosciuto molte persone amorevoli e con il cuore in mano. Ho percepito la loro Fede, in un certo senso diversa da quella che conosciamo noi qui in Germania, più profonda, quasi più devota !?
Forse una tale devozione di un Santo risulta quasi sorprendente per chi viene da fuori, ma forse solo perché non hanno conosciuto prima questa forma di santa venerazione.
In ogni modo questa settimana è stata per me impressionante e, nonostante siano già passate tre settimana dal mio ritorno a casa, i giorni passati a Riva San Vitale sono ancora molto presenti nella mia mente.
La settimana trascorsa con gli abitanti di Riva San Vitale mi ha letteralmente aperto il cuore. Come forestiero, nonostante la barriera linguistica, ho percepito nei miei confronti un profondo affetto come raramente ho vissuto altrove. Io ringrazio Dio, ma anche il Beato Manfredo, mio personale patrono, per tutte le persone che ho incontrato in questa settimana !
Per questo il Beato Manfredo è diventato per me "colui che apre i cuori" !
Questa è la mia storia personale di questa settimana che ho avuto la possibilità di vivere con lui, il Beato Manfredo, a ben 800 anni dalla sua morte.

Sono rientrato a casa, arricchito di una nuova e profonda esperienza, forse un po' cambiato nello spirito ma in tutti i casi legato alle persone di Riva San Vitale, le quali venerano il Beato Manfredo con una profonda religiosità.
Dall'atelier di Elena Sala-De Pasquale ho preso come ricordo un piccolo piatto con sopra impresso il Battistero dedicato a San Giovanni Battista. Esso è ora appeso nella nostra camera da letto - così Riva San Vitale è giunta un po' anche a casa mia.

Ringrazio ancora tutte le persone per la calorosa accoglienza. Siamo uniti nella fede a Dio anche attraverso il mio patrono, il Beato Manfredo. Sono arrivato come forestiero ma sono rientrato a casa come amico !

Dio protegga il vostro cammino !

Il vostro Manfredo Mardinskij da Bonn/Germania



Am 21. Januar bin ich als fremder Gast nach Riva San Vitale angereist um an den Feierlichkeiten zum 800. Todestag meines Namenspatrons dem Seligen Manfred teilzunehmen.
Ich wusste nicht genau, was mich in dieser Woche erwartet. Ich hatte im Internet ein wenig über das Fest recherchiert und schließlich auch auf der Homepage (beatomanfredosettala.ch) den Ablauf der Feierlichkeiten gelesen.
Neugierig und gespannt bin ich angereist. Ich wollte erleben, wie Riva San Vitale meinen Namenspatron feiert. Bisher wusste ich nur wenig über den Seligen Manfred. Lange Zeit war nur eine Geschichte in meinem alten Heiligenbuch das, was ich von ihm wusste.
Aber jetzt in Riva San Vitale wurde Beato Manfredo für mich greifbar. Da lagen seine Gebeine in einem Sarkophag. Manfredo aus meinem Heiligenbuch wurde lebendig, auch wenn er schon 800 Jahre tot war.
Ja, in der Tat wurde er lebendig. Er wurde für mich lebendig durch die Gemeinde und die Menschen in Riva San Vitale.
Ich habe in der Woche meiner Anwesenheit viele liebe und herzensgute Menschen kennengelernt. Ich habe erlebt, dass Sie einen Glauben haben, der irgendwie anders ist, als der, den wir in Deutschland kennen, irgendwie tiefer, oder sogar frommer!?
Vielleicht wirkt eine solche Verehrung eines Seligen für außenstehende Menschen etwas befremdlich, aber vielleicht auch nur, weil wir diese Art von Heiligenverehrung eher nicht kennen.
Für mich war diese Woche auf jeden Fall sehr beeindruckend und auch noch drei Wochen nach Rückkehr in mein Zuhause sind die Tage in Riva San Vitale für mich noch sehr präsent.
Mich hat die Woche mit den Menschen von Riva San Vitale mitten ins Herz getroffen. Als Fremder habe ich in dieser Woche, trotz der großen Sprachbarriere, soviel Herzlichkeit erlebt, wie ich sie selten woanders erlebt habe. Ich danke Gott, aber auch meinem Namenspatron Beato Manfredo für jeden Menschen, dem ich in dieser Woche begegnet bin!
Und darum ist Beato Manfredo für mich ein Herzens-Öffner geworden. Diese eine Woche ist meine ganz persönliche Geschichte, die ich mit ihm, Beato Manfredo, erleben durfte, 800 Jahre nach seinem Tod.
Ich bin nach Hause gefahren, bereichert um eine neue und tiefe Erfahrung, vielleicht auch selbst ein wenig neu in meinem Geiste, aber auf jeden Fall verbunden mit den Menschen von Riva San Vitale, die in tiefer Frömmigkeit Beato Manfredo verehren.
Als Andenken habe ich aus dem Atelier von Elena Sala De Pasquale einen kleinen Teller mitgenommen, der das Baptisterium San Giovanni zeigt. Dieser Teller hängt nun bei uns im Wohnzimmer - und so ist Riva San Vitale auch ein wenig bei mir zu Hause angekommen.

Ich danke allen Menschen für die freundliche Aufnahme. Wir sind verbunden im Glauben an den einen Gott, aber auch durch meinen Namenspatron den Seligen Manfred. Ich bin als Fremder Gast angereist, aber als Freund bin ich nach Hause gefahren.
Gott schütze alle Eure Wege!

Euer Manfredo Mardinskij aus Bonn/Deutschland